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Finanza agevolata

Bando Brevetti+ 2021 al via: come presentare la domanda

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Bando Brevetti+ 2021 al via guida modalità scadenze soggetti beneficiari

Il bando Brevetti+ 2021 ha l’obiettivo di far ottenere a PMI e liberi professionisti, nuovi brevetti (europei e internazionali) o estensioni di quelli già registrati per invenzioni industriali.

A partire dal 28 settembre fino a esaurimento delle risorse sarà possibile presentare domanda per il bando a sostegno della capacità innovativa valorizzando i brevetti sui mercati nazionali e internazionali. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il bando Brevetti+ 2021, gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.) con a disposizione 23 milioni di euro, rivolto alle micro, piccole e medie imprese oltre che a startup aventi sede legale e operativa sul territorio italiano.

SOGGETTI BENEFICIARI

Le imprese intenzionate a farne richiesta dovranno rispettare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • essere iscritte nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
  • non escluse dagli aiuti de minimis, ai sensi dell’art.1 del Regolamento CE 1407/2013;
  • senza procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche;
  • essere titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01/01/17, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto;
  • essere titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01/01/17 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
  • essere titolari di uno o più brevetti, successivi al 01/01/17 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2017.

Oltre a tali requisiti, i brevetti delle PMI devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, al momento della presentazione della domanda di iscrizione al bando.

SOMME E METODI DI EROGAZIONE

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto fino a €140.000, che non può superare il limite dell’80% dei costi ammissibili e che rispetti il regime de minimis, è la regola che determina l’ammontare massimo di contributi che può ottenere un’impresa. L’attuale normativa prescrive che ogni impresa ha la possibilità di ottenere contributi statali in regime de minimis fino a un massimo di €200.000 nell’arco dell’ultimo triennio.

L’erogazione avviene:

  1. a titolo di anticipazione il 30% un importo fino al 30% del contributo concesso;
  2. a stato di avanzamento lavori intermedio (SAL) che genera una erogazione tra il 30% ed il 60% dell’importo totale ottenuto.

TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ FINANZIATE

Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo dell’impresa proponente, al fine di accrescerne la capacità competitiva.

Nello specifico:
A) Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione
i. studio di fattibilità;
ii. progettazione produttiva;
iii. studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo;
iv. realizzazione firmware per macchine controllo numerico;
v. progettazione e realizzazione software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto;
vi. test di produzione;
vii. rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
B) Organizzazione e sviluppo
i. servizi per la progettazione organizzativa;
ii. organizzazione dei processi produttivi;
iii. servizi di IT Governance;
iv. analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
v. definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
C) Trasferimento tecnologico
i. predisposizione accordi di segretezza;
ii. predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
iii. costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati).

TERMINI E MODALITÀ PRESENTAZIONE DOMANDA

Il MiSE ha previsto che sarà possibile effettuare la presentazione della domanda solo ed esclusivamente attraverso la piattaforma messa a disposizione da Invitalia previa registrazione, dalle ore 12:00 del 28 settembre 2021 fino ad esaurimento delle risorse finanziarie, che si ritiene avverrà in tempi rapidissimi vista la limitata dotazione di 23 milioni di euro.

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Attualità

Il governo apre alla patrimoniale? Accolto odg su Next Generation Tax

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next generation tax tassa patrimoniale

La Next Generation Tax proposta da Nicola Fratoianni di SI ed inserita in un odg alla Camera prevede una patrimoniale che colpirebbe i patrimoni superiori a cinquecento mila euro.

L’odg che impegna il governo a valutare l’introduzione della Next Generation Tax, la patrimoniale per i patrimoni superiori ai 500 mila euro, è stato accolto. La proposta è a firma di Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e punterebbe solo ai patrimoni «ottenuti considerando il complesso, in Italia e all’estero, delle proprietà immobiliari (valutate sulla base dei valori catastali, non di quelli – ben più elevati – di mercato), degli investimenti finanziari, delle giacenze bancarie e dei beni mobili di lusso».

Secondo Fratoianni, il provvedimento garantirebbe «un gettito stimato in 10 miliardi di euro» e comporterebbe «l’eliminazione di ogni ulteriore forma di tassazione di tali cespiti (Imu, imposte sui conti correnti e sui depositi titoli, imposte di bollo)».

A darne notizia è stato il deputato di Italia viva Luigi Marattin, su Twitter. E non ha accolto bene la proposta: «Noi di Azione e Italia Viva eravamo pronti a votare ferocemente contro. Ma il governo Meloni-Fratoianni ha deciso di accoglierlo direttamente senza neanche metterlo ai voti. Ed è quindi pronto a valutare una nuova patrimoniale».

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Attualità

Decreto Aiuti, bonus da 200 euro per pensionati e dipendenti: requisiti, tempi, modalità

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Decreto aiuti in arrivo un bonus una tantum da 200 euro per pensionati e lavoratori

Il Decreto Aiuti appena varato, introduce un nuovo bonus una tantum del valore di 200 euro. Per i lavoratori dipendenti, sarà il datore di lavoro ad anticiparlo e verrà inserito in busta paga.

Il decreto Aiuti, contenente provvedimenti per 14 miliardi di euro, introduce un nuovo bonus del valore di 200 euro per pensionati e lavoratori dipendenti, che lo riceveranno direttamente in busta paga. Trattasi di un bonus una tantum, erogato per una sola tranche, con l’intento di dare un sostegno alle famiglie in difficoltà a causa del caro vita. Infatti l’Istat ha previsto una perdita del 5% del potere d’acquisto degli stipendi entro la fine del 2022.

Mario Draghi durante la conferenza stampa di ieri ha dichiarato che ad aprile il tasso d’inflazione è stato del 6,2%, in leggero calo rispetto a marzo, ma comunque a livelli record. Certamente la maggior parte di questa crescita è causata dai prezzi dell’energia, definita dal Presidente del Consiglio «una situazione temporanea che richiede una soluzione straordinaria” incarnata appunto nel nuovo bonus».

Chi ha diritto al bonus da 200 euro

Requisito essenziale per avere diritto al bonus è quello di avere un reddito inferiore a 35 mila euro. In pratica spetterà a tutti i titolari di reddito da lavoro, sia subordinato che privato, o da pensione.

Per il decreto Aiuti sono stanziati 14 miliardi di euro in totale di cui meno della metà, nello specifico 6 miliardi, vengono utilizzati per il suddetto bonus.

Come verrà pagato il bonus da 200 euro

All’interno della conferenza stampa sono state anche indicate le modalità di erogazione. In merito ai pensionati esso sarà pagato direttamente dall’Inps all’interno del dovuto mensile.

Mentre sarà un po’ più complicato per i lavoratori dipendenti.  Infatti il bonus sarà certamente erogato in busta paga, ma anticipato dal datore di lavoro. A tal proposito il presidente del Consiglio ha rassicurato che la somma anticipata sarà “recuperata al primo pagamento d’imposta possibile”.

Tuttavia in conferenza stampa sono mancate indicazioni sulle modalità di pagamento per i lavoratori autonomi.

Quando viene pagato il bonus da 200 euro

L’intenzione del Governo è di procedere a breve, “tempi tecnici” permettendo.  Sembrerebbe plausibile pensare che la somma per i pensionati sarà a disposizione nella mensilità di luglio 2022, quando verrà pagata a moltissimi anche la quattordicesima.

Per i lavoratori dipendenti verrà data indicazione ai datori di lavoro affinché questi possano procedere ad “anticipare” il bonus 200 euro già nella busta paga di giugno, o al limite luglio, i quali potranno recuperare quanto erogato nel primo pagamento d’imposta utile successivo. Salvo il caso dei lavoratori autonomi, per i quali si forniranno maggiori informazioni, per i lavoratori dipendenti e pensionati non dovrebbe essere necessario avanzare richiesta per accedere al bonus, infatti con redditi inferiori ai 35 mila euro si riceverà il bonus in automatico.

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Finanza agevolata

Zes Abruzzo: accordo tra Agenzia delle Entrate e il Commissario Straordinario del Governo per fornire assistenza ai contribuenti

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Zes Abruzzo protocollo d'intesa tra Agenzia delle Entrate e Commissario Straordinario del Governo su assistenza ai contribuenti

Il direttore regionale della direzione in Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate, Roberto Egidi e il Commissario straordinario per la zes abruzzese, Mauro Miccio, alla presenza del Direttore dall’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, hanno siglato il nuovo protocollo d’Intesa per fornire informazioni, consulenza e assistenza ai contribuenti. Il protocollo ha durata triennale e può essere rinnovato. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con comunicato del 21 febbraio 2022.

L’Agenzia delle Entrate intende supportare la zona economica speciale (zes) in Abruzzo, che consta di un’area dove sia le aziende già operative, sia quelle che prenderanno il via nel prossimo futuro, potranno beneficiare di condizioni del tutto particolari per gli investimenti e lo sviluppo della stessa. 

Oggi infatti, il direttore dell’ufficio regionale d’Abruzzo dell’Agenzia delle Entrate e il Commissario straordinario del governo per la zes abruzzese hanno siglato un’intesa in materia.

L’obiettivo del suddetto protocollo triennale, è fornire informazioni, consulenza e assistenza ai contribuenti che sul territorio abruzzese intendono, appunto, avvalersi del credito d’imposta previsto per gli investimenti nella zes.

Effettivamente l’Agenzia delle Entrate, attraverso la direzione regionale dell’Abruzzo, garantirà assistenza su tutti i possibili dubbi applicativi/operativi segnalati direttamente dal Commissario.

Per cosa si potrà chiedere assistenza?

Sarà possibile essere affiancati da un consulente sulla compilazione del modello di comunicazione del credito come aspetti generali relativi alle normative in vigore. Mentre restano escluse materie o dubbi connessi a singole fattispecie concrete, per le quali sarà necessario attivare gli ordinari strumenti di consulenza giuridico-tributaria indicati dall’ordinamento, ad esempio le istanze di interpello o le richieste di consulenza giuridica.

Lo scopo della normativa è quello di creare condizioni economiche, finanziarie e amministrative utili a consentire lo sviluppo delle imprese già operanti e l’insediamento di nuove attività.

È stata resa nota la sottoscrizione del protocollo per la zes Abruzzo con comunicato stampa del 21 febbraio 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

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