Articolo dell’Avvocato Marco De Paulis:
La società è sempre responsabile per l’avvenuto infortunio sul lavoro?
Quando è applicabile la responsabilità della società secondo la legge 231/2001?
In questo articolo continuo ad evidenziare le caratteristiche che possono portare ad una condanna penale in materia di infortuni sul lavoro spiegando quando intervenga anche la responsabilità amministrativa dell’ente e cosa si deve mettere in evidenza per determinare se ci sia responsabilità o meno.
E’ necessario capire quando la società, soggetto giuridico, risponde penalmente nel caso di avvenuto infortunio sul lavoro di un dipendente.
Indipendentemente dalle responsabilità penali dei singoli soggetti, la società può essere chiamata nel giudizio penale relativo all’infortunio sul lavoro del dipendente ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Il vantaggio economico che la società ottiene dalla inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro è l’elemento che comporta la sua condanna.
Segue alla condanna della società l’applicazione di elevate sanzioni economiche a suo carico.
In una recente sentenza la Corte di Cassazione ha affermato che vi è responsabilità della società solo nel caso in cui si dimostri che questa abbia ottenuto un risparmio dal mancato rispetto delle regole di sicurezza.
Laddove non vi sia la prova – desumibile anche dalla sistematica sottovalutazione dei rischi – che l’omessa adozione delle cautele sia il frutto di una scelta finalisticamente orientata a risparmiare sui costi di impresa (cioè di una specifica politica aziendale volta alla massimizzazione del profitto con un contenimento dei costi in materia di sicurezza, a scapito della tutela della vita e della salute dei lavoratori), e risulti, invece, l’occasionalità della violazione delle norme antinfortunistiche, dovendosi escludere il requisito dell’interesse, deve essere rigorosamente provato quello del vantaggio, che può alternativamente consistere in un apprezzabile risparmio di spesa o in un, sempre apprezzabile, aumento della produttività, e la motivazione della sentenza che riconosca tale vantaggio deve dare adeguatamente conto delle prove, anche per presunzioni, dalle quali lo ha desunto. Ai fini dell’integrazione del requisito del vantaggio non è necessaria la sistematicità delle violazioni antinfortunistiche, essendo ravvisabile tale criterio di imputazione anche in relazione a una trasgressione isolata, allorché altre evidenze fattuali dimostrino la consistenza del vantaggio derivato all’Ente dalla commissione del reato, in quanto la sistematicità delle violazioni attiene al piano prettamente probatorio, quale possibile indizio della consistenza del vantaggio.
Cassazione penale sez. IV, 03/03/2021, n.22256
Il risparmio di spesa o l’aumento della produttività, di cui si avvantaggia la società, deve essere apprezzabile, quindi di non scarso valore.
Si deve evidenziare una politica della società finalizzata a risparmiare sulla sicurezza sul lavoro o all’aumento di produttività dalla inosservanza delle stringenti regole.
Questo tipo di politica aziendale non può essere valutata come un risparmio dai vertici della società. Chi prende decisioni non può ritenere conveniente risparmiare sulla sicurezza o guadagnare di più aumentando la produttività con processi che non tengono in conto le regole sulla sicurezza.
Ciò che non si paga oggi si paga domani e con un conto molto più salato.
Oltre alle pesantissime conseguenze di cui ho più volte parlato nei miei articoli si aggiunge anche una ingente sanzione economica a causa di una politica aziendale che risparmia sul futuro dei propri dipendenti.
L’osservanza delle norme sulla sicurezza è requisito imprescindibile.
Detto questo, nello svolgersi dell’accertamento delle responsabilità in sede penale, l’avvocato dell’azienda, o dell’imprenditore, deve evidenziare tutti gli elementi che facciano risultare l’eventuale non colpevolezza dell’accaduto.
Non sempre la colpa è dell’imprenditore o della società al verificarsi di un infortunio sul lavoro anche grave.
Il lavoro dell’avvocato, insieme al responsabile sicurezza aziendale, è quello di confrontare le norme ed i rischi valutati rispetto a quelli realmente applicati in azienda.
A conclusione di questa discussione non posso non ribadire che questo controllo deve assolutamente intervenire costantemente e l’imprenditore deve capire ed essere cosciente di ogni conseguenza del suo operato.