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Fare Impresa

Intervista a Marco De Paulis: “L’Avvocato del futuro dovrà aiutare gli imprenditori a raggiungere i propri obiettivi”

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Buongiorno Avvocato De Paulis, grazie per averci concesso questa intervista. Per iniziare, vorremmo chiederle: come ha sviluppato il suo business?

La mia attività professionale consiste nel dare valore e supporto alle imprese che quotidianamente si trovano di fronte ai dubbi di come portare avanti la propria attività senza incorrere in reati penali e nelle conseguenze di questi, costituite da sequestri, perdita di credibilità ed impossibilità di raggiungere i propri obiettivi. La consulenza preventiva consente agli imprenditori di portare avanti le proprie attività senza pensieri, certo di non incorrere in reati penali, nemmeno involontariamente. La profonda conoscenza del diritto delle società e delle imprese mi consente di difendere imprenditori e professionisti nei processi che riguardano il diritto penale d’impresa ed i reati di corruzione.

Da dove è partito e dove è arrivato con il suo lavoro?

Negli anni, ho difeso con successo aziende ed imprenditori in numerosissimi processi: è proprio grazie a questa esperienza, unita ad una conoscenza approfondita del mondo delle imprese e degli appalti, che oggi sono in grado di evitare ai miei clienti di commettere gli stessi errori che hanno portato e portano altri imprenditori a chiudere definitivamente le loro attività, se non addirittura a finire in manette.

Ho iniziato nello studio fondato da mio padre, principe dei fori abruzzesi, circa 50 anni fa. Mi sono continuamente formato e dopo circa 20 anni di esperienza, oggi, aprendo nuovi studi, difendo imprenditori, consulenti, amministratori pubblici e politici in tutta Italia.

Ho scritto il primo libro che spiega il diritto penale agli imprenditori e gli articoli del mio blog vengono letti ogni settimana da migliaia di loro.

Quali sono le proiezioni future del suo settore e cosa si aspetta dal suo lavoro?

L’avvocato dovrà sviluppare sempre più skills che gli consentano di aiutare gli imprenditori a raggiungere i propri obiettivi. Trasmettere valore ed essere una risorsa dell’azienda e dell’imprenditore. Essere al suo fianco per consentirgli di dedicarsi serenamente alla sua attività d’impresa. Gli imprenditori dovranno uscire dalla logica del contenimento dei costi per essere competitivi sul mercato, dovranno adottare una visione di differenziazione tramite un’offerta che dia maggior valore ai propri clienti target. Il mercato farà sopravvivere soltanto chi investe ed adotta una gestione manageriale.

Saper fare un prodotto e gestire un’azienda solida sono due cose ben diverse. Chi non studierà come si gestisce un’impresa, come produrre benefici per i propri clienti costruendo una struttura organizzata, verrà spazzato dal mercato.

Per questo sto creando ImprenditoreLibero©, un Servizio di Consulenza preventiva che permetterà agli Imprenditori di piccole e medie imprese di portare avanti le proprie attività senza pensieri, certi di non incorrere in reati penali, nemmeno involontariamente. In questo modo riuscirò a dare valore in particolare a quegli Imprenditori che mirano a una crescita sana dell’azienda, consapevoli che la Prevenzione è a tutti gli effetti una Leva di Crescita, perché permette di restare concentrati e focalizzati sul proprio business.

Che consigli si sente di dare ad un giovane avvocato che vorrebbe intraprendere il suo percorso?

I giovani professionisti dovranno focalizzarsi su nicchie di mercato e comunicare ai clienti i motivi per cui dovrebbero sceglierli. Per fare questo dovranno specializzarsi ed essere attenti a soddisfare i bisogni dei propri clienti. L’avvocato generalista è al tramonto perché non ha nessun aspetto differenziante rispetto ai suoi colleghi.

Recentemente ha scritto un libro. Può dirci di cosa si tratta?

Grazie ai consigli contenuti nel libro gli imprenditori potranno aprire gli occhi su tantissime situazioni che riguardano la loro azienda, e inizieranno a diradare la nebbia su alcuni concetti di Diritto Penale d’Impresa, molto più semplici e quotidiani di quanto non sembri.

“La Tessera Mancante” li aiuterà a capire come comportarsi in molte situazioni che affrontano nella loro attività imprenditoriale. Sapranno così quando una situazione difficile può diventare pericolosa per loro stessi e per la loro azienda. Saranno liberi dalla paura di fare o non fare dato che, solo non conoscerne gli effetti o le conseguenze, bloccherà la loro azienda e la loro idea imprenditoriale. Un manuale che potranno consultare quando avranno qualche dubbio.

I capitoli sono divisi in sezioni in cui l’imprenditore si trova a rapportarsi con la sua società, nei rapporti tra la sua azienda ed il fisco, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ed in altre macro aree in cui si svolgono le azioni di un classico imprenditore medio.

Grazie di nuovo per questa intervista Avvocato.

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Attualità

44 startup italiane stanno per sbarcare nella Silicon Valley

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start up italiane silicon valley

Le migliori realtà del panorama nazionale sono state selezionate per costruire un ponte, da 2 miliardi di dollari, che possa unire gli innovatori di Italia e California.

Il popolo di inventori è atteso oltreoceano. Il prossimo 22 maggio a San Francisco, 154 rappresentanti delle migliori 44 startup italiane, parteciperanno al roadshow organizzato da Smau e Italian Trade agency in California. Obiettivo dell’evento, è creare un collegamento diretto e continuata tra il panorama italiano e quello statunitense. Un gruppo di lavoro unico nel suo genere, per un investimento da 2 miliardi di dollari.

Intelligenza artificiale, blockchain, cybersecurity, efficientamento energetico sono solo alcuni degli aspetti sui quali gli innovatori americani ed italiani sono chiamati a proporre idee innovative e intuizioni epocali. La delegazione italiana sarà composta sia da membri di società private, come Enel, Eni, Edison, Intesa Sanpaolo, Snam e Terna, che da Enti nazionali e regionali, in particolare Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Campania. 

Le startup italiane che parteciperanno al progetto nella Silicon Valley provengono da tutto lo Stivale e sono attive in diversi settori: da quella che combatte gli sprechi alimentari, a quella che esplora realtà virtuale e aumentata, fino a quelle attive nel machine learning, nella cyber sicurezza e nell’elaborazione dei contenuti testuali in file audio.

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Attualità

Primo calo delle vendite del Black Friday: bassi consumi o nuove tendenze?

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primo calo delle vendite del Black Friday

Da quando anche il nostro Paese ha adottato la consuetudine di dedicare il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento a sconti e promozioni, si è assistito al primo calo delle vendite durante il Black Friday. Gli analisti si domandano se si tratti di nuove abitudini d’acquisto, di una ridotta attrattività dell’offerta di novembre, o se più semplicemente quest’anno le persone hanno preferito moderare i consumi.

Sull’esempio della moda americana che si celebra il giorno successivo a quello del Ringraziamento, il Black Friday è diventato un evento inevitabile anche per i commercianti e consumatori italiani. Durante il “venerdì nero” vengono proposti sconti e offerte, sfruttando la capacità di spesa in vista delle festività natalizie. Quest’anno però, per la prima volta si è assistito ad un calo delle vendite durante il Black Friday.

I dati sulle vendite rilevano infatti, rivelano una nuova tendenza. Secondo l’Adobe Analytics ci sarebbe stato un calo delle vendite: 8,9 milioni di dollari di spesa contro i 9 milioni del 2020. Il senior analyst di Adobe digital insights, Vivek Pandyam, ha dichiarato che per la prima volta il Black Friday ha registrato un’inversione del trend di crescita degli anni passati.

La ragione di questo fenomeno sta nel fatto che le aziende avrebbero deciso di spalmare gli sconti su tutto il mese di novembre, rompendo la tradizione e orientandosi su quello che prende il nome di Black Month. Per esempio, il colosso Mediaworld ha pubblicato un volantino con offerte valide dal 18 al 29 di novembre, includendo anche l’ultima novità del Cyber Monday, una giornata dedicata esclusivamente agli sconti online.

Il settore tecnologico è uno di quelli che invece ha mantenuto il trend positivo ed ha visto un incremento delle vendite. Eccezione che si conferma anche nella giornata stessa del Black Friday, con un 6 % in più rispetto allo scorso anno.  

Tuttavia come si deve interpretare questo cambio di strategia aziendale? Indica l’esigenza di un basso consumo e la necessità di incremento o semplicemente l’economia comportamentale sta facendo bene il suo gioco sfruttando le convinzioni di risparmio e la pubblicità?

La risposta non può essere chiara ora, probabilmente le vendite natalizie ci daranno ulteriori informazioni sulla situazione economica pro capite.  

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Alessandro Stroppa, un caso di successo da cui lasciarsi ispirare

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Alessandro Stroppa CNA

FABRIANO – Martedì 16 novembre il Referente CNA Area Montana Marco Silvi ha invitato presso la sede fabrianese dell’associazione il giovane imprenditore Alessandro Stroppa che nei giorni scorsi è balzato agli onori delle cronache per essersi classificato con la propria azienda “Aleascosmetics.com” al 37° posto tra i migliori 500 negozi online del territorio italiano nella classifica pubblicata dal Corriere della Sera nell’inserto “L’Economia”.

Oltre ai complimenti per il prestigioso risultato ottenuto, l’occasione è stata utile per generare un interessante confronto tra un’associazione datoriale come la CNA di Ancona che sta puntando molto sulla digitalizzazione delle imprese associate e un’azienda del territorio che ha saputo sfruttare al meglio i più evoluti strumenti di comunicazione per generare successo.

Alessandro Stroppa ha tenuto a rimarcare come le fondamenta della sua realtà aziendale si fondino sulla competenza e la multidisciplinarietà del proprio team composto da oltre 10 risorse  tra collaboratori e dipendenti e di come tali qualità siano risultate decisive anche nel saper trasformare i disagi operativi generati dalla pandemia da Covid 19 in opportunità di sviluppo basate sull’attenta analisi del nuovo contesto socio-economico e sulla flessibilità di azione.

«Per la CNA una bellissima occasione di formazione e di rinnovati stimoli – ha proseguito Marco SilvI – Alessandro ci insegna come il saper prima individuare e poi “amalgamare” le migliori competenze del nostro territorio, porti poi a generare casi di grande successo e ispirazione. Le idee che funzionano vanno conosciute e studiate perché il compito dell’associazione di categoria è anche quello di generare reti virtuose al servizio di ogni imprenditore».

Daniele Gattucci

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