Connect with us

Attualità

PIL Italia +6,1%: cresciamo più della Germania per il 2021

Published

on

pil italia +6,1% crescita III trimestre 2021 +2,6%

Continua la crescita sostenuta per l’Italia nel terzo trimestre anche grazie alla ripresa del settore dei servizi: PIL +2,6% rispetto al trimestre precedente e secondo la stima dell’Istat ci sarà un +3,8% tendenziale, oltre ogni più rosea aspettativa degli economisti. Solo la Francia sta avendo risultati migliori, anche se di poco (+3% e +3,3%). Piazza Affari tuttavia, ha chiuso la settimana tra il pareggio e il leggero calo con lo spread oltre 120 punti base.

Si conferma anche anche nel terzo trimestre l’impetuosa crescita del pil dell’Italia, superiore alle attese degli economisti. Infatti, gli analisti valutavano il pil del terzo trimestre, rispettivamente a +2% e +3% mentre il pil italiano è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,8% tendenziale secondo la stima preliminare emanata dall’Istat lo scorso venerdì 29 ottobre.

Nello specifico tali dati vengono fuori dalla somma algebrica di valori in diminuzione come quelli del settore dell’agricoltura e della pesca con valori in deciso aumento come quelli del comparto industriale, ma soprattutto del settore dei servizi, sicuramente il più penalizzato dalla crisi pandemica. A tale calcolo algebrico vanno aggiunte le componenti positive della domanda nazionale, considerando anche le scorte insieme alle componenti estere nette.

Bisogna però precisare a scanso di equivoci che, come ha ricordato l’Istat, «la stima preliminare ha natura provvisoria, in quanto basata su indicatori in parte non completi e suscettibili di revisione nei trimestri successivi, e prevalentemente su una valutazione delle componenti di offerta del pil». Tuttavia c’è di certo che l’Italia è cresciuta più della Spagna e della Germania negli ultimi tre trimestri, anche se meno della Francia. Il pil francese è incrementato del 3% nel terzo trimestre, superando le previsioni che si attestavano sul +2,1% trimestre su trimestre, riportando l’economia del Paese a un battito di ciglia dal livello pre-coronavirus.

Solo Francia e Italia, numeri alla mano, sembrano essere sulla strada giusta. Infatti la Germania, il cui pil si è espanso “solo” dell’1,8% nel terzo trimestre mentre su base annua è aumentato del 2,5%, ha deluso le previsioni di molti professionisti che la attestavano sul +2,2% trimestrale e a +2,7% annuo. Sotto le aspettative internazionali anche la Spagna che, in base alla stima preliminare ha registrato un +2% nel terzo trimestre, rispetto ad un atteso +2,5%. Molti economisti in varie pubblicazioni stanno sostenendo convintamente che la Spagna probabilmente sarà l’ultima delle grandi economie europee a recuperare le perdite subite a causa del Covid, ma probabilmente non in linea con i recuperi stimati.

L’Italia, dopo il -8,9% del 2020, riuscirà a chiudere il 2021 con una crescita sopra il 6% stimata dal governo. Anche se di poco inferiore alle previsioni draghiane, il FMI dichiara che il nostro Paese riuscirà a raggiungere un +5,9% e Fitch un +5,7%. Nonostante il dato super positivo riguardo il pil italiano, Piazza Affari nell’ultima seduta settimanale ha chiuso comunque in ribasso a -0,05% a 26.875 punti, come la gran parte delle altre borse europee, e con lo spread oltre i 120 punti base precisamente a 127.7, il quale indica chiaramente come il rendimento del Btp decennale sia in aumento del 2,65%, aspettando il giudizio di DBRS Morningstar sul merito di credito sovrano, pari attualmente a BBB con trend negativo.

Attualità

Slitta al 2024 il concorso per diplomati per le assunzioni in Inps

Published

on

inps sede centrale roma concorso assunzioni per diplomati

I posti in Inps previsti dal concorso sono 585, lo stipendio prevede fino a 20 mila euro annui e basta essere diplomati per candidarsi: prove, modalità, e domande.

Il concorso per l’assunzione di 585 lavoratori appartenenti alla categoria B, CCNL Enti Centrali dei diplomati, si terrà nel 2024, come ha reso noto Inps. La laurea dunque non sarà una condizione necessaria, ma fornirà un punteggio aggiuntivo. Qualunque diploma viene considerato valido e non c’è distinzione tra licei o istituti tecnici. Queste assunzioni si inseriscono Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2022-2024 Inps, che prevedono 13mila assunzioni entro il 2024 per numerosi profili professionali.

La prova o le prove

Il bando relativo al concorso non è ancora uscito, ma si ipotizza che verrà mantenuta la formula delle diverse prove, magari scritta e orale, al posto di quella unica prevista invece dalla riforma dei concorsi pubblici in vigore dal luglio scorso. A seconda del numero di candidati potrebbe essere effettuata anche una preselezione, magari tramite un quiz a risposta multipla.

Non ci sono dettagli relativamente alla natura dei contenuti delle prove, ma per certo i candidati dovranno, sempre secondo la riforma, prepararsi su lingua inglese e competenze informatiche.

Domande

Le persone interessate a candidarsi al concorso Inps per diplomati dovranno registrarsi sulla piattaforma della Pubblica Amministrazione InPA e presentare qui le domande. Per farlo dovranno essere munite di Spid, o di CIE o CNS. E’ già possibile iscriversi sulla piattaforma.

Le prove, o la prova qualora venisse percorsa la strada della prova unica, si svolgeranno su un supporto informatico, un tablet, messo a disposizione per ogni candidato. Le selezioni non si svolgeranno soltanto a Roma, ma si terranno anche in altre sedi Inps.

Graduatorie e stipendio

Il 20% dei posti successivi all’ultimo assegnato, entrerà a far parte di una graduatoria di scorrimento valida per due anni. In caso di rinuncia da parte di qualche candidato, o di dimissioni entro i sei mesi dall’assunzione, la graduatoria scorrerà.

 La retribuzione tabellare annua per il personale INPS di area B è invece stabilita dal nuovo CCNL Funzioni Centrali 2019 2021. Il documento, per gli enti pubblici non economici (come l’Inps), prevede i seguenti stipendi tabellari annui: 19.951,14 euro per chi lavora in fascia B1, 21.217,62 euro per chi lavora in fascia B2 e 22.530,57 euro per chi lavora in fascia B3. Agli importi si deve aggiungere la tredicesima e tutte le eventuali indennità spettanti.

Continue Reading

Attualità

Rupert Murdoch ha lasciato la presidenza di Fox e News Corp

Published

on

rupert murdoch dimissioni

Il suo incarico sarà assunto dal figlio Lachlan. Il Tycoon 92enne però non sembra intenzionato ad andare in pensione e a ritirarsi a vita privata.

Uno dei principali protagonisti dell’informazione statunitense, ma non solo, fa un passo di lato: Rupert Murdoch, miliardario australiano di 92 anni, ha comunicato che a partire dal prossimo novembre, lascerà la presidenza di Fox e News Corp nelle mani del figlio Lachlan. Rimarrà comunque nelle due società, nelle vesti di presidente emerito.

Il Wall Street Journal ha riportato una nota che l’imprenditore avrebbe inviato ai propri collaboratori: «Per la mia intera vita professionale sono stato impegnato ogni giorno con le news e le idee e questo non cambierà. Ma questo è il momento giusto per me per assumere ruoli diversi». Sembrerebbe dunque che il novantaduenne non abbia intenzione di smettere, ma di dedicarsi a nuovi business. «Le nostre aziende sono in salute. Le nostre opportunità superano le nostre sfide commerciali. Abbiamo tutti i motivi per essere ottimisti per i prossimi anni» avrebbe detto ancora il dimissionario Murdoch allo staff di Fox e News Corp.

Rupert Murdoch è stato uno dei principali protagonisti della “rivoluzione industriale” dei media americani, partendo da un piccolo giornale locale in Australia una settantina di anni fa e puntando prima e meglio di altri sullo strumento televisivo e sul ruolo dell’opinione, al fianco dell’informazione. I due colossi del giornalismo hanno sedi negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. Il gruppo comunque detiene giornali, emittenti e case editrici in tutto il mondo. Tra i marchi di proprietà, il padre dei giornali statunitensi, e non solo, il Wall Street Journal. Altri sono l’agenzia Dow Jones, la tv Fox News, l’editore Harpercollins ed i giornali Times pf London e Sun.

Il processo di “alleggerimento” è cominciato qualche anno fa quando Murdoch ha ceduto a Disney la casa di produzione cimenatografica 21st Century Fox, che detiene l’emittente satellitare Sky.

Da sempre considerato uomo di destra, negli anni ha caldeggiato le candidature del partito Repubblicano ed ha influenzato pesantemente l’opinione dell’elettorato statunitense. L’attivismo politioco lo ha portato anche a risarcimenti milionari, come i 787 milioni di dollari ceduti all’azienda Dominion Voting System per diffamazione. Fox News aveva diffuso notizie false sulla società.

Continue Reading

Attualità

Trova un tesoretto da 245 milioni di lire, ma è scaduto il termine per cambiarli

Published

on

trova un tesoretto in lire ma non può cambiarlo

La gioia di un uomo che ha trovato un tesoretto di decine e decine di milioni di lire, si è presto trasformata in cocente delusione quando la Banca d’Italia gli ha spiegato che sono scaduti i termini per cambiare la valuta. Ma potrebbe avere ancora un’ultima speranza.

Stava svuotando un appartamento ereditato dal fratello morto, a Roma, quando all’interno di un cassetto ha trovato, nascosto in un doppio fondo, un tesoretto di decine e decine di milioni di lire in contanti. 245 per la precisione che, qualora potessero essere convertite in valuta corrente, ammonterebbero a circa 125 mila euro. I termini per farlo però, sono scaduti e il vecchio conio non ha alcun valore monetario.

Così, la gioia per la scoperta del tesoro, si è presto trasformata in delusione. La Banca d’Italia ha spiegato all’uomo che sono trascorsi più di dieci anni dall’entrata in vigore dell’euro, pertanto è scattata la prescrizione per l’esercizio dei diritti di credito.

Prescrizione che in altri Paesi europei non esiste e a questo si appella l’associazione alla quale si è rivolto l’uomo nel tentativo di poter cambiare le lire in euro. L’associazione segue anche altre vicende simili. Sono diversi infatti, gli italiani che hanno trovato somme in lire successivamente alla data di decorrenza della prescrizione, il 6 dicembre 2011. Un altro punto su cui cercheranno di fare leva, riguarda anche il periodo da cui far decorrere il diritto di credito, che in base all’interpretazione dei richiedenti, dovrebbe partire dalla data di ritrovamento.

L’uomo, che non sapeva che il fratello custodisse quella somma, non sa spiegarsi per quale motivo non sia stata cambiata in valuta corrente.

Continue Reading

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Il Settore è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore vicario: Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.