Continua la crescita sostenuta per l’Italia nel terzo trimestre anche grazie alla ripresa del settore dei servizi: PIL +2,6% rispetto al trimestre precedente e secondo la stima dell’Istat ci sarà un +3,8% tendenziale, oltre ogni più rosea aspettativa degli economisti. Solo la Francia sta avendo risultati migliori, anche se di poco (+3% e +3,3%). Piazza Affari tuttavia, ha chiuso la settimana tra il pareggio e il leggero calo con lo spread oltre 120 punti base.
Si conferma anche anche nel terzo trimestre l’impetuosa crescita del pil dell’Italia, superiore alle attese degli economisti. Infatti, gli analisti valutavano il pil del terzo trimestre, rispettivamente a +2% e +3% mentre il pil italiano è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,8% tendenziale secondo la stima preliminare emanata dall’Istat lo scorso venerdì 29 ottobre.
Nello specifico tali dati vengono fuori dalla somma algebrica di valori in diminuzione come quelli del settore dell’agricoltura e della pesca con valori in deciso aumento come quelli del comparto industriale, ma soprattutto del settore dei servizi, sicuramente il più penalizzato dalla crisi pandemica. A tale calcolo algebrico vanno aggiunte le componenti positive della domanda nazionale, considerando anche le scorte insieme alle componenti estere nette.
Bisogna però precisare a scanso di equivoci che, come ha ricordato l’Istat, «la stima preliminare ha natura provvisoria, in quanto basata su indicatori in parte non completi e suscettibili di revisione nei trimestri successivi, e prevalentemente su una valutazione delle componenti di offerta del pil». Tuttavia c’è di certo che l’Italia è cresciuta più della Spagna e della Germania negli ultimi tre trimestri, anche se meno della Francia. Il pil francese è incrementato del 3% nel terzo trimestre, superando le previsioni che si attestavano sul +2,1% trimestre su trimestre, riportando l’economia del Paese a un battito di ciglia dal livello pre-coronavirus.
Solo Francia e Italia, numeri alla mano, sembrano essere sulla strada giusta. Infatti la Germania, il cui pil si è espanso “solo” dell’1,8% nel terzo trimestre mentre su base annua è aumentato del 2,5%, ha deluso le previsioni di molti professionisti che la attestavano sul +2,2% trimestrale e a +2,7% annuo. Sotto le aspettative internazionali anche la Spagna che, in base alla stima preliminare ha registrato un +2% nel terzo trimestre, rispetto ad un atteso +2,5%. Molti economisti in varie pubblicazioni stanno sostenendo convintamente che la Spagna probabilmente sarà l’ultima delle grandi economie europee a recuperare le perdite subite a causa del Covid, ma probabilmente non in linea con i recuperi stimati.
L’Italia, dopo il -8,9% del 2020, riuscirà a chiudere il 2021 con una crescita sopra il 6% stimata dal governo. Anche se di poco inferiore alle previsioni draghiane, il FMI dichiara che il nostro Paese riuscirà a raggiungere un +5,9% e Fitch un +5,7%. Nonostante il dato super positivo riguardo il pil italiano, Piazza Affari nell’ultima seduta settimanale ha chiuso comunque in ribasso a -0,05% a 26.875 punti, come la gran parte delle altre borse europee, e con lo spread oltre i 120 punti base precisamente a 127.7, il quale indica chiaramente come il rendimento del Btp decennale sia in aumento del 2,65%, aspettando il giudizio di DBRS Morningstar sul merito di credito sovrano, pari attualmente a BBB con trend negativo.