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L’intelligenza artificiale entra in banche ed assicurazioni: «un terzo delle attività potrebbe essere sostituito da bot»

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La società di consulenze Acenture afferma che più della metà degli istituti bancari o assicurativi sta pianificando pratiche da far eseguire all’intelligenza artificiale, ma sostiene che i bot non sostituiranno in toto il lavoro umano: «nuova frontiera della collaborazione tra macchina e uomo».

Alcune pratiche basilari vengono già eseguite da bot e poi vengono verificate dall’uomo, ma col passare del tempo l’impiego dell’intelligenza artificiale in banche ed assicurazioni si farà sempre più massiccio. Lo rileva la società di consulenze Acenture secondo la quale: «Quasi 6 organizzazioni su 10 prevedono di utilizzare ChatGPT per scopi di apprendimento e oltre la metà sta pianificando casi pilota nel 2023».

Secondo l’analisi, diverse pratiche front e back office di banche e assicurazioni sono già affidate all’intelligenza artificiale, ma vengono verificate da operatori umani per essere sicuri che non compaiano errori.

Ma secondo Acenture i bot non sostituiranno completamente la mano dell’uomo all’interno degli istituti bancari o assicurativi, bensì si creerà: «una nuova dimensione della collaborazione tra uomo e intelligenza artificiale in cui la maggior parte dei lavoratori avrà un copilota».

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