Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto: ai figli di primo letto ha assicurato il controllo del gruppo Finivest, lasciando, in parti uguali, la quota disponibile di eredità. La nota del gruppo: «nessun soggetto deterrà il controllo solitario». Il resto, diviso in parti uguali tra i figli. Lasciti da 100 milioni al fratello Paolo ed alla compagna Marta Fascina. 30 milioni a Marcello dell’Utri.
Di fronte a due avvocati, in rappresentanza dei figli del compianto, collegati da remoto, il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto. La questione più spinosa, il controllo del gruppo Fininvest è stata dipanata: L’ex presidente del Consiglio ha lasciato la quota di eredità disponibile ai figli di primo letto, Pier Silvio e Marina. Il resto va diviso in parti ugali tra i figli.
Lo rende noto Ansa che ha avuto la possibilità di prendere visione del documento, ma sarebbe meglio dire dei tre documenti. E’ sempre l’agenzia giornalistica a ricostruire le tappe delle ultime volontà dell’ex cavaliere. La decisione di lasciare il controllo di Fininvest a Pier Silvio e Marina l’avrebbe già prese nel 2006. Sarebbe stata segnata a penna su un foglio di blocco note giallo paglierino, datato 2 ottobre di quell’anno e con l’intestazione “Villa San Martino”. Poche righe, tra le quali si poteva leggere: «Lascio la disponibile in parti uguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei 5 figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi».
Nel 2020 una prima modifica: un lascito da 100 milioni di euro per il fratello Paolo. L’ultimo aggiornamento è più recente e risale ai momenti antecedenti al primo ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano. Le ultime volontà sono state affidate ad una busta non sigillata, datata 19 gennaio 2022, recando Arcore come origine e intestata «Ai miei figli», nella quale Berlusconi ha aggiunto un lascito da 100 milioni per la compagna Marta Fascina e uno da 30 per l’amico Marcello Dell’Utri, «Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me». Il co-fondatore di Forza Italia, condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, si è detto commosso e stupito.
La lettera ai figli di Berlusconi contiene un piccolo mistero. Recita infatti: «Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue» prima di elencare i lasciti. Nell’elenco dei figli, non è contemplato il più giovane, Luigi.
Questa la nota del gruppo Fininvest, che controlla, tra le altre, Mediaset, Mondadori ed il 30% di Banca Mediolanum: «Marina Berlusconi, Presidente del CdA, e Pier Silvio Berlusconi, Barbara Berlusconi e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso».