Un percorso formativo orientato a portare nuova linfa nell’azienda di famiglia, con l’obiettivo di crescere sempre più ed affermarsi ulteriormente sul mercato mondiale. Giorgia Projetti ci racconta come intende assecondare la vocazione di Danhera a celebrare l’italianità in un ambiente internazionale legato al mondo del lusso, distinguendosi sempre più come icona di stile.
Respirare fin dall’infanzia il profumo dell’impresa non basta per essere pronti a dare una nuova spinta propulsiva al proprio marchio, se alle spalle non vi è un’adeguata preparazione. Giorgia Projetti, Export Manager e Legal Advisor del brand Danhera, che esporta in tutto il mondo profumi “a regola d’arte”, prima di rientrare nell’azienda di famiglia ha completato un intenso percorso formativo che l’ha portata ad avere ben chiara la sua visione: consolidare la posizione del brand nel mercato del luxury a livello internazionale.
Nell’intervista che ci ha concesso ha affrontato diversi aspetti della sua attività, a partire dalle dinamiche legate al ricambio generazionale, passando per le differenze tra i mercati esteri, fino ad arrivare alle sfide che l’attendono in futuro.
Le basi su cui costruire questo successo rimangono l’esclusività e l’italianità delle proprie lavorazioni, senza però far venire meno un approccio innovativo ed uno sguardo dinamico sul proprio settore.
Fejsal Iseini, giovane imprenditore, ceo e fondatore dell’omonimo gruppo attivo in elettronica, marketing ed editoria, ci racconta in questa intervista l’idea alla base della propria attività e qual è il collante alla base di tre iniziative imprenditoriali apparentemente scollegate tra di loro.
Iseini Group è una realtà che seppur giovane (ha superato da poco i dieci anni di attività) ha già saputo radicarsi nei campi dell’elettronica, del marketing e dell’editoria. Il suo giovane fondatore, Fejsal Iseini, in questa intervista ci ha spiegato come mai ha deciso di cimentarsi in questi settori.
L’imprenditore ci ha raccontato la voglia di accrescere le proprie competenze e la fame di crescita sono stati i fattori che l’hanno spinto a intraprendere un percorso su cui in pochi avrebbero scommesso, ma che l’ha portato a raggiungere obiettivi importanti anche in campi nei quali non sapeva nemmeno che avrebbe giocato.
L’intraprendenza della gioventù, la determinazione mai mancata in questi anni e lo sguardo ben piantato verso il futuro, hanno permesso al gruppo di crescere in maniera organica e ad ogni ramo dell’azienda di differenziarsi nel proprio settore di competenza.
L’imprenditore illustra tutte le potenzialità del networking e la necessità di tessere relazioni e rapporti referenziali per sviluppare e gestire al meglio il business.
«Il bello del mio mestiere è che è fatto di persone, il brutto è che è fatto persone». Così chiosa durante l’intervista che ci ha concesso Ismaele Capriotti, ceo di Stone spa. All’imprenditore abbiamo chiesto di affrontare le tematiche relative ai rapporti con i propri collaboratori e quelli con la propria rete di clienti, chiedendogli di illustrare le difficoltà che ha trovato e di fornire qualche consiglio a suo avviso utile.
Il segreto per riuscire a far emergere sempre il meglio da chi ci sta intorno, secondo l’imprenditore va ricercato comunque dentro di sé: soltanto lavorando su stessi è possibile sviluppare quella «intelligenza emotiva» che permette di collaborare al meglio con clienti, partner e dipendenti.
Ismaele Capriotti svelandoci le tappe del suo percorso, ci ha raccontato di quanto abbia lavorato sulla fiducia e sulla trasparenza, che rimango a suo dire, elementi imprescindibili per chiunque voglia avviare un business di successo.
L’inventore ci racconta come ha partorito l’idea della sua moto elettrica, come è nata la Scarponi Motorcycles e quali sono gli obiettivi che si pone di realizzare. Attraverso un percorso non propriamente lineare, fatto di salti nel buio, ma anche di salti nei canali di irrigazione a bordo di robot da lui costruiti, Gianluca Scarponi porta avanti la sua personalissima «sfida al sapere».
«Qualche volta ho rischiato la vita, ma va beh, con gli inventori è sempre così». Con la spensieratezza tipica di chi deve rivolgersi ai sommozzatori per uscire da un prototipo di propria invenzione dopo un collaudo non andato a buon fine, Gianluca Scarponi ci ha raccontato come ha partorito la sua ultima idea: una moto che non nasce dalla passione per i motori, ma dalla passione per la tecnologia. Ed infatti si tratta di una moto elettrica.
Scarponi Motorcycles ha da poco ottenuto l’ambita omologazione dei suoi modelli, che ora possono sfrecciare sulle strade. In realtà il termine è utilizzato impropriamente perché le moto Scarponi, paragonabili a mezzi di cilindrata 125, sono silenziosissime.
L’imprenditore, che preferisce definirsi inventore, illustrandoci il percorso che ha affrontato, ci ha parlato dell’intraprendenza che ha avuto in gioventù e della convinzione che ha profuso in tutto quello che ha fatto, che rappresenta, a suo dire, la vera chiave del successo: «La determinazione batte il talento. Noi abbiamo sia il talento che la determinazione, quindi…».